AQUA GRANDA 2019

AQUA GRANDA 2019


12 novembre 2019, la splendida Venezia si presenta al mondo colpita e affondata. Il beffardo convitato di pietra, il MOSE, giace nei fondali come un inerte fantasma aggredito da cozze e ruggine. Intanto si spala, si prega, si asciuga e si impreca. Tra selfie con gli stivali, bottiglie, immondizia e materassi che galleggiano, ancora una volta è la resilienza che cerca di risollevare una città che si sente tradita e umiliata sotto 187 centimetri di paura.

CHINESE WHISPERS 2019


Nella Cina delle megalopoli, dominata da una tecnologia invadente dove il futuro  è già passato e il passato sembra non interessare più, le persone stanno rielaborando i loro percorsi di vita. Vivono infatti un presente molto contraddittorio dove l’illusione di una modernità sfrenata si scontra con un “ Grande Fratello” che tutto vede e registra. Queste fotografie nascono da incontri casuali durante i quali, tuttavia, la difficoltà nella comunicazione verbale non è stata affatto un ostacolo. Anzi, attraverso quegli sguardi spesso reticenti e delicati, come i sentimenti degli orientali, conosciuti per essere per lo più segreti, è stato possibile creare, anche se in maniera fugace, empatia e condivisione di qualcosa di intimo, mai banale. Tutto è qui nelle mie immagini che non vogliono raccontare una storia o descrivere una situazione, ma solo lasciare una traccia , come giusto che sia, lieve e indefinita. Forse quei momenti hanno a che fare con i sogni, l’amore, le aspettative e anche le disillusioni di chi sta vivendo una realtà tanto complessa. Ma mi piace pensare di aver passato, con leggerezza, quello che nel mondo anglofono si chiama “Chinese Whisper”. Un sussurro detto piano all’orecchio, sentito e poi ritrasmesso a modo mio. Sicuramente  imperfetto, ma reale.

TERRAROSSA 2018


Terra rossa, groviglio di arbusti, grotte, cavità e doline. E’ il Carso selvaggio che dall’altipiano alle spalle di Trieste si estende oltre i confini per andare a perdersi ad est.
Una terra aspra, animata da forti contrasti e sovente sferzata da una Bora spregiudicata e violenta.
Nell’immaginario collettivo, oltre a richiamare alla memoria un passato di sangue, conserva anche un alone di mistero dovuto forse all’idea di essere un nascondiglio naturale di chi deve o vuole sparire; un luogo trasgressivo per riti esoterici o amori clandestini.
Ma le persone che abitano questi luoghi così speciali sono fortemente legate a valori semplici e antichi fondati sull’appartenenza, sul significato di casa e il senso di attaccamento al concetto di famiglia.
Sono minoranze autoctone (sloveni in Italia e italiani in Slovenia e Croazia) il cui sentimento di appartenenza è fortemente ispirato dal territorio. Luoghi segnati da una storia difficile, da cento anni di confini contesi e infine subiti, sia da chi è fuggito e che da quelli che sono rimasti.
Ora ciò che fu confine non separa più, anzi, unisce perché continuamente attraversato per mille e più ragioni in un costante scambio di vite e situazioni.
Per molti ancora la ricerca di giovanili ricordi nei luoghi che furono casa.
Una realtà complessa e ruvida, che vive di un’economia agricola essenziale ma sufficiente a rimanere ancorata a una terra, poca, povera e rossa.

LA BODA 2018


Uno degli eventi più importanti per le famiglie in Spagna è sicuramente la “boda“, il matrimonio.
La festa delle nozze, che per sposi, parenti e amici impegna in preparativi interminabili, rappresenta una sorta di “climax” della vita di ognuno perché durante i festeggiamenti prende forma e si rivela tutto ciò che è spesso sommerso dalla routine quotidiana.
Passerella dove bisogna sfoggiare il vestito più bello e confermare il proprio stato sociale durante la cerimonia, diventa poi come per magia anche il palcoscenico delle passioni e dei sentimenti più intimi. Complici i fiumi di alcol, l’ostentazione ed il perbenismo iniziale si trasformano magicamente in trasgressione, ambiguità, allusioni erotiche ed un desiderio sfrenato di libertà che colpisce ancora di più nella bigotta e per tanti secoli cattolicissima Spagna.

TORNARE 2018


Una giornata speciale quella in cui Bianca e Aldo, esuli istriani, decidono di tornare alla loro casa. Tutto è stato lasciato così a Strugnano da quel febbraio del 1947 in cui l’Istria è stata ceduta alla ex Yugoslavia.
Una finestra rotta, un cortile, il muro di fronte, niente più ha le sembianze di casa. Flash di memoria riportano alla mente l’infanzia e la giovinezza vissute tra quelle pareti piene di crepe e di ragnatele. Ma anche le sparizioni, le foibe e la paura che li spinse alla fuga verso un futuro incerto.
Rivivono in silenzio il loro passato, perchè il racconto non può coinvolgere emotivamente chi non ha visto, sentito e pianto. “ È un ricordo, quello dell’Istria, destinato a sopravvivere, nell’animo di chi più non vi risiede, per il fuggevole momento di una sola generazione, l’ultima rimasta”.
(Eugenio Scalfari dalla prefazione al libro di Gianni Giuricin “ Istria maledetta”)
Tradurre in immagini le loro memorie è stato un po’ come profanare i loro sentimenti più intimi e per questo ringrazio Bianca e Aldo Paoli per la grande disponibilità a rivivere quei momenti che sono appartenuti anche ad altri 300 mila esuli istriani sparsi in tutto il mondo.

UN ALTRO MONDO 2017


Sogno, paura, duro lavoro, tenacia e infinito amore. È il mondo di Riccardo, mio nipote, ma anche di tanti altri che come lui hanno una diversa percezione della realtà. Una misteriosa causa che viene definita “Sindrome di Asperger” ha creato loro un muro non sempre valicabile. Grazie alla sua famiglia , Richi può affrontare studi regolari, comunicare ed avere una vita ricca di stimoli. Ma il lavoro è infinito e diventa sempre più complesso perché la crescita implica problemi nuovi da affrontare ogni giorno. Sfide e conquiste, piccole e grandissime che un occhio superficiale spesso non coglie o sottovaluta. Questo mio progetto è un tributo a tanto sforzo e vuole sensibilizzare alla comprensione di quelle anime pure e incontaminate che spesso, tra l’ altro, hanno un quoziente intellettivo alto, se non addirittura una mente geniale. Certamente fuggono nella loro dimensione onirica perché sono vittime della paura di ciò che non capiscono. Non riescono a cogliere infatti i normali codici di ambiguità e ironia che caratterizzano la vita di relazione. Far parte di un gruppo diventa quasi impossibile perché non capiscono e non sono capiti. Ma meritano di essere integrati e accolti da tutti e le parole della mamma fanno pensare:
“Io non sono convinta che Richi abbia un disturbo. Il disturbo ce l’hanno gli altri, e a volte anch’io, perché non siamo capaci di addentrarci in questo mondo così misterioso, ma così semplice…e forse è proprio la semplicità il problema.”

CARMINE 2017


E’ il borgo di Brescia dove una volta convivevano prostitute, spacciatori, ladri e famiglie. Il Carmine ha saputo sempre adottare tutti, anche gli ultimi, mai giudicati ma sempre accolti con tutte le loro debolezze. Ora è anche zona universitaria, quindi ricca di giovani e movida notturna ma, allo stesso tempo, anche porto sicuro per gli immigrati che numerosi occupano le case più fatiscenti.
E’ bastato camminare per quelle strade, guardare negli occhi le persone e scoprire un mondo le cui immagini hanno preso vita tra una birra e un bicchiere di vino, una risata e racconti di esistenze a volte difficili. Sono storie piccole e grandi, ma tutte vere e, chissà perché, mai banali. E’ un luogo di fantasia e voglia di condividere racconti di amori, abbandoni, solitudini, fallimenti o speranze per il futuro.
C’è posto per tutti e le diverse realtà si intrecciano nel rispetto reciproco in un quartiere un tempo solo malfamato ed evitato dalle persone “per bene” ma ora anche ricco di fascino e magia.

I FIORI DI NANCHINO 2017


Nanchino (Nanjing, Cina) ha subito uno dei più feroci massacri della storia nel dicembre del 1937 ad opera dei giapponesi che sono riusciti ad annientare la città e soprattutto ad uccidere, torturare e stuprare uomini, donne e bambini in pochi giorni. Un immenso rogo e le acque del Fiume Azzurro facevano poi sparire le tracce delle vittime che furono 300mila. Quei giorni hanno segnato profondamente l’identità del popolo cinese. Infatti tutto l’orrore e il dolore di quella tragedia umana stravolgono ancora oggi i volti dei cinesi di fronte alle testimonianze, fotografie e filmati presenti nel Memorial Hall del massacro di Nanchino.

SOTTO IL TRENO DEL CIELO 2016


Sotto lo “Sky Train” che su enormi piloni di cemento attraversa tutta la città e una giungla di cavi elettrici scorre la vita a Bangkok. Traffico, umidità, cibo, sudore, sesso e droga sono ciò che travolge i sensi di chi percorre quelle strade congestionate. Sopra la ferrovia svettano alberghi di lusso e grattacieli dalle forme improbabili. Sotto, vive un mondo di miseria, topi e scarafaggi dove la gente respira attraverso mascherine inutili. Uomini, donne, transgender, non fa differenza. Serve solo vendere l’unica cosa che la natura ha dato loro per sopravvivere, un corpo giovane, ma per poco.

PALIO DI SIENA 2016